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Area discipline ingegneristiche

La formazione degli ingegneri a Firenze

Nella Toscana preunitaria lo sviluppo delle costruzioni ferroviarie e dell'estrazione mineraria sono supportate da un Corpo di ingegneri di Acque e Strade formato attraverso i corsi dell’Istituto Tecnico Toscano. Dopo il 1859, a differenza di Milano e Torino, questa istituzione formativa non viene però trasformata  in Politecnico. Nella seconda metà dell’800 prosegue comunque nella regione lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e nascono nuove industrie metalmeccaniche (vedi Officine Galileo e Fonderie del Pignone), ma la formazione degli ingegneri viene svolta, in questo periodo,  prevalentemente nelle Facoltà di Ingegneria di Pisa e di Bologna. Solo a partire dall’a.a. 1925-26 nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di Firenze viene attivato un biennio propedeutico, prevalentemente teorico, per conseguire la laurea quinquennale in ingegneria da completare presso altre sedi universitarie. Il basso numero degli studenti (circa 20) non sembra giustificare l’investimento in impianti tecnici necessari per i corsi applicativi. Tra l’a.a. 1944-45 e quello 1947-48, come conseguenza dei problemi logistici creati dalla guerra, la Facoltà di Ingegneria di Pisa e poi anche quella di Bologna organizzarono dei corsi a Firenze presso il complesso di Santa Apollonia. Nel secondo dopoguerra con la creazione a Firenze dell’Istituto di Ricerca sulle Onde Elettromagnetiche del CNR, promosso dal prof. Nello Carrara (1900-1993), e con altre iniziative produttive nel campo elettronico, come la SMA (Segnalamento Marittimo e Aereo), nel 1943, e la OTE, nel 1954, la necessità di offrire un  percorso formativo di ingegneria nell'Ateneo fiorentino acquista importanza. Dopo l’approvazione del nuovo ordinamento degli studi delle Facoltà di Ingegneria (D.P.R. 31 gennaio 1960, n. 53, detta legge Capocaccia), il numero degli studenti dei bienni propedeutici cresce, mettendo in difficoltà la funzionalità dei trienni di applicazione esistenti in altri atenei.

Verso la Facoltà di Ingegneria

Nell'a.a. 1961-62 al biennio propedeutico sono iscritti a Firenze 290 studenti, più 74 fuori corso, ma nel 1969-70, il numero degli iscritti arriva a 640 iscritti, con 112 fuori corso, quasi tutti potenziali trasferimenti nelle Facoltà di Pisa e di Bologna per seguire il triennio. Dopo aver superato alcune resistenze, con  la rinuncia alla creazione di un corso di laurea in Ingegneria Civile (poi attivato nell’anno successivo), limitandosi all’offerta ai soli corsi dei settori della Meccanica e dell’Elettronica, con il DM del 27 settembre 1970, n. 914, viene costituita a Firenze la Facoltà di Ingegneria. Il primo Preside è Giuseppe Francini. Nel primo anno gli studenti iscritti sono 809 per il biennio e 36 al terzo anno di Elettronica e 50 a quello di Meccanica. La prima sede provvisoria della Facoltà è nel Collegio del Pellegrino, in via Bolognese (poi Dipartimento di Filosofia), insieme ad alcuni locali nel Seminario Minore di via S. Marta 3, che viene acquistata nel 1980, diventando la sede definitiva. Dal 1974, tutti i cinque anni di corso sono regolarmente attivati nelle tre aree formative, con 10 professori ordinari, 16 assistenti di ruolo e 91 incarichi di insegnamento. Gli studenti iscritti ai corsi sono 692 in Elettronica, 567 in Meccanica e 656 in Civile. Nell’a.a. 1978-79 gli studenti raggiungono i 1125 in Elettronica, 516 un Meccanica, 704 in Civile e 20 nel biennio di Ingegneria Chimica. Dall’a.a. 1991-92, in applicazione del DPR 20 maggio 1989 (GU n.186, 10/08/1989) vengono attivati sette nuovi corsi: Ambiente e Territorio, Civile, Edile, Elettronica, Meccanica, Informatica, Telecomunicazioni.

Bibliografia parziale

  • Giuseppe Francini, Le tradizioni dell’ingegneria, in Storia dell’Ateneo fiorentino. Contributi di studio, Firenze, F. & F. Parretti Grafiche (1986), pp. 951-956.
  • Villari, Gaetano, Gli studi di Ingegneria a Firenze. Gli studi di Ingegneria a Firenze , in L'Università degli studi di Firenze 1924-2004, Firenze, Olschki, 2004, pp. 741-753.
  • Franco Angotti, Giuseppe Pelosi, Simonetta Soldani, Alle radici della moderna ingegneria: competenze e opportunità nella Firenze dell'Ottocento, Firenze, Firenze University Press, 2010.
  • Giovan Gualberto Lisini, Monica Gherardelli, Mario Calamia, Ingegneria e dintorni: la nascita della Facoltà di ingegneria a Firenze, Varazze, PM edizioni, 2016, pp. 1-116.
  • AA.VV., Ingegneri & Ingegneria a Firenze: In occasione dei 50 anni (dal 1970-71 al 2020-21) degli studi di Ingegneria presso l’Ateneo fiorentino, Firenze, Firenze University Press, 2021.

Documentazione conservata

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Ultimo aggiornamento

03.09.2023

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