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Area discipline politiche e sociali

La formazione politica e sociale a Firenze

Nel 1871, il nobile piemontese Carlo Alfieri di Sostegno (1827-1897) propose al Comune di Firenze di costituire una sezione di scienze sociali e politiche nell’Istituto di Studi Superiori e di perfezionamento. La proposta si inserisce nella discussione sul rinnovo della convenzione tra Stato, Enti locali e Istituto, ma la situazione finanziaria del Comune non consente di realizzare il progetto. Nel 1875, Carlo Alfieri riesce a fondare un’istituzione formativa privata, denominandola Scuola di Scienze Sociali. La programmazione didattica, per 3 anni di corso, ha l’obiettivo di preparare per la carriera diplomatica e per incarichi nella Pubblica Amministrazione, privilegiando la formazione di una classe dirigente di origine aristocratica. Gli insegnamenti impartiti coprono i settori: storico, giuridico, economico-sociale ed internazionale. Nel primo anno di corso risultano iscritti 14 studenti. Il 16 aprile 1888 viene stipulata una convenzione con il Comune e la Provincia di Firenze e con il R.d. del 24 maggio n. 2964, dello stesso anno, la Scuola diventa Istituto Cesare Alfieri, con la dedica al padre del fondatore, e il riconoscimento del livello universitario dei corsi. Tra il 1887 e il 1909 gli iscritti passano da 43 a 87, mentre gli insegnamenti salgono da 8 a 19. Nel 1925 il “Cesare Alfieri” diventa Istituto superiore, restando al momento autonomo dall’Ateneo fiorentino costituito nel 1924, e portando gli anni di corso a 4  per conferire la laurea in Scienze sociali, politiche ed economiche. Nel 1928 venne riformato lo statuto del “Cesare Alfieri”, adottando un ordinamento in tre indirizzi: amministrativo-sindacale, diplomatico-consolare e coloniale.

Verso la Facoltà di Scienze Politiche

Con il R.d. del giugno 1935 inizia il processo di inclusione nell’Ateneo, che si conclude dall’anno accademico 1938-39, con la costituzione della Facoltà di Scienze politiche.

L'attivazione di alcuni corsi di formazione apertamente legati all'ideologia fascista portano nel secondo dopoguerra alla chiusura della Facoltà. Con la nomina di un commissario straordinario e la stesura di un nuovo statuto le iscrizioni riprendono nel 1947. il nuovo preside è Francesco Bernardino Cicala. Dal 1949 al 1968 l'incarico è ricoperto da Giuseppe Maranini (1902-1969).

Bibliografia parziale

  • Giovanni Spadolini, Il “Cesare Alfieri” nella storia d’Italia. Nascita e primi passi della seconda scuola fiorentina di Scienze Sociali, Firenze, Le Monnier, 1975.
  • Luigi Lotti, Gli studi politici e sociali: il “Cesare Alfieri” da Istituto a Facoltà, in Storia dell'Ateneo Fiorentino. Contributi di studio, Edizioni F. & F, 1986, pp. 525-542.
  • Sandro Rogari, L'Istituto di Studi Superiori pratici e di perfezionamento e la Scuola di Scienze sociali (1859-1924), in Storia dell’Ateneo fiorentino. Contributi di studio, Firenze, F. & F. Parretti Grafiche,1986, pp. 959-1030.
  • Sandro Rogari, Il “Cesare Alfieri” da Istituto a Facoltà di Scienze Politiche, in L'Università degli studi di Firenze 1924-2004, Firenze, Olschki, 2004, pp. 677-739.

Documentazione conservata

Al momento non ci sono serie riguardanti documentazione amministrativa disponibili per la consultazione.

Ultimo aggiornamento

03.09.2023

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