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Giustina Lucchiari

Giustina, la cultura, la politica, l'impegno sociale

Nacque ad Adria (Rovigo) il 29 maggio 1883 da Luigi e da Italia Libera Bergo. Nel 1901 conseguì il diploma di Scuola Normale a Rovigo e subito si dedicò all’insegnamento per un biennio nelle Scuole Elementari di Adria. 

“Preparata dall’esperienza”, come lei stessa scrisse in un curriculum vitae conservato tutt’oggi nell’archivio di famiglia, nell’ottobre del 1903 entrò all’Istituto Superiore Magistrale Femminile di Firenze diplomandosi nel novembre del 1907 in Pedagogia con voto 191/200; nel suo curriculum i corsi di Istituzioni di diritto, Economia politica, Storia dell’arte. La tesi portava il titolo La scuola rurale.

 

Dalle memorie familiari conservate in un piccolo archivio privato che le sue discendenti hanno messo a disposizione degli organizzatori della mostra insieme al racconto dei loro ricordi personali [1], sappiamo che Giustina fu quarta di cinque fratelli, due maschi e tre femmine nati in una famiglia all’avanguardia, anticonformista ed aperta. Caratteristiche che Giustina ereditò e mise in pratica nella sua lunga vita di insegnante e donna di cultura.

 

 

Dopo il conseguimento del diploma fu insegnante di Italiano, Storia e Geografia nel corso complementare di un istituto privato a San Fedele di Albenga, dove trascorse l’anno scolastico 1907-08. Nel 1909 ottenne un posto come insegnante nelle Scuole Comunali di Milano, città in cui si trattenne diversi anni insegnando (almeno fino al 1912-13) anche il francese nelle Scuole Popolari per adulti di ambo i sessi di via Campo Lodigiano. Il francese fu una lingua da lei molto amata, coltivata con assiduità ed impegno che la portarono a conseguire il diploma di abilitazione all’insegnamento presso l’Università di Pavia (1912). 

 

 

Nei primi anni dopo il diploma fiorentino fu certamente anche insegnante in Francia, in un collegio femminile. 

A Milano studiò anche il futuro marito di Giustina, Giambattista Scarpari, laureato al Politecnico e poi architetto di notevole fama. Di idee socialiste, Giustina a Milano svolse attività politica e, probabilmente, tenne comizi pubblici. Giustina e Giambattista rientrarono ad Adria forse intorno al 1916 e trascorsero qui gli anni della maturità, sposandosi ed assumendo un ruolo di spicco nel mondo culturale ed intellettuale del luogo. Ebbero un figlio, Gianfranco, anche lui divenuto intellettuale apprezzato e scrittore.

E’ dell’ottobre del 1916 un esemplare di una lettera circolare indirizzata alle madri delle ragazze adriesi, in cui Giustina comunicò l’imminente apertura di una sua scuola privata complementare “come la più atta a preparare le allieve alla frequenza delle scuole Magistrali” ed invitò all’iscrizione le famiglie delle ragazze.

Nel 1917 fu supplente di materie letterarie nella seconda classe del corso complementare di Adria e nel 1918 fu nominata maestra presso le Scuole Elementari femminili di Venezia.

Giustina non abbandonò mai l’impegno sociale, collaborando tra le altre attività con una mensa per indigenti e prestando opera di volontaria nella locale Croce Verde [2].

Legata alla Società Dante Alighieri, di cui fu anche Presidente, tenne spesso conferenze pubbliche, approfondì la conoscenza di Dante e nel 1921 fu tra gli organizzatori (forse anche conferenziera) di una commemorazione dantesca in occasione del centenario della morte del poeta; nel 1913 in occasione del centenario di Giuseppe Verdi, fu lei a tenere una conferenza sul compositore presso l’Istituto Musicale A.Buzzolla [3]. 

Giustina non smise mai di ampliare la sua cultura; il suo salotto fu luogo di ritrovo per la vita culturale e pubblica di Adria. Tanti i suoi contatti importanti, anche epistolari, tra cui l’assidua corrispondenza con Jessie White Mario, reporter anglo-italiana, documentarista del Risorgimento (moglie di Alberto Mario, conterraneo di Giustina), che fece parte del corpo insegnante dell’Istituto di Magistero ma non le fu insegnante (i corsi di inglese seguiti da Giustina furono tenuti da Dorothy Cornish).

 

Tra gli amici più cari di Giustina il maestro di musica Ferrante Mecenati e la moglie Rosita Lusardi, figlia di un agente teatrale di fama internazionale. La coppia era veneziana ma aveva acquistato e ristrutturato una villa ad Adria, lasciata in eredità alla città come sede di un Conservatorio Statale tutt’ora attivo e molto prestigioso.



NOTE:

[1] Si veda l’intervento della nipote di Giustina, Monica Scarpari, a cui siamo grati per aver aperto gli archivi di casa e per aver raccontato insieme alla madre Brunetta ed alla cugina Laura

[2] Aldo Rondina, La Croce Verde di Adria 1911-2011. Un secolo di solidarietà laica, Apogeo Editore, Adria 2012.

[3] Sulla Rivista Teatrale Italiana compare forse come conferenziera nel 1913 presso il teatro Politeama di Adria, si veda a p. 296 

 

Ultimo aggiornamento

09.03.2025

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