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Giacinta Gallina
Giacinta e il teatro veneziano
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Giacinta nasce a Venezia il 7 agosto 1881 in una famiglia di artisti. Il padre è l’attore e capocomico Enrico Gallina [1], la madre è l’attrice Elena Fabbri [2]. Nell’ottobre del 1899, dopo aver effettuato studi privati come alunna convittrice nella scuola veneziana diretta dalla prof.ssa Luigia Caldana, Giacinta si iscrive all’Istituto Superiore di Magistero Femminile di Firenze.
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Nel novembre 1903 si diploma in Lettere Italiane, con voto 198/200 e una tesi dal titolo Il teatro veneziano nel XIX secolo. L’interesse per il teatro la accompagnerà per tutta la vita, sulla scia della passione e delle professioni familiari: importante anche l’influenza dello zio paterno Giacinto Gallina, musicista e noto commediografo, legato alla compagnia di teatro dialettale veneto di Angelo Moro-Lin e autore di molte commedie e di un’opera sul teatro veneziano [3].
Nel 1904, poco dopo il conseguimento del diploma, Giacinta pubblica per l’editore Fulvio di Cividale del Friuli un saggio dal titolo Dal Goldoni al Gallina, ripercorrendo le vicende del teatro veneziano dai tempi del celebre commediografo alla produzione a lei contemporanea.
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A Trieste, dove si stabilisce, Giacinta partecipa attivamente alla vita intellettuale collaborando con il quotidiano “L’Indipendente” e con altri giornali e riviste italiani [4]. Forse anche lei si dedica alla recitazione, a quanto sembra di capire dalla richiesta che Scipio Slataper le fa -senza convincerla- di interpretare il dramma Judith di Friedrich Hebbel, da lui stesso tradotto in italiano insieme a Marcello Loewy [5].
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All’età di 26 anni le viene dedicata una voce nel il Dizionario bio-bibliografico dei letterati e giornalisti di Teodoro Rovito, uscito a Napoli nel 1907, che la descrive così: “Giovane scrittrice veneziana, risiedente a Trieste, nata nel 1882, laureata in belle lettere all’Istituto superiore di magistero femminile di Firenze. Collaboratrice dell’Indipendente di Trieste e di altri giornali e riviste d’Italia, ha pubblicato un volume di saggi critici Dal Goldoni al Gallina (Cividale 1904) ed ha in corso di stampa la commedia dial. Cussù la xe e Poesia popolaresca, pregevole conferenza tenuta nella sala di Minerva a Trieste, la sera del 12 gennaio 1906 e ripetuta a Capo d’Istria, a Fiume e al filologico di Venezia” [6].
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Giacinta si cimenta nella stesura di testi teatrali in dialetto veneto: sono sue le commedie El segreto de siora Veronica, rappresentata con successo dalla compagnia Baldanello al teatro La Fenice di Trieste nel gennaio 1909 e La ruota dell’amore rappresentata al Minerva di Trieste dalla compagnia Grand Guignol [7]. Almeno in un’occasione, inoltre, Giacinta tiene un ciclo di conferenze sulla poesia popolare, probabile esempio di un'ulteriore attività non occasionale anche se al momento non documentata.
Tra i suoi interessi giovanili anche il nuoto, passione non facile da difendere per le donne della sua epoca, praticato a buoni livelli come dimostra la sua vittoria in una gara organizzata presso la sezione femminile della Rari Nantes di La Spezia ai primi del ‘900, che ebbe spazio e commento sulla stampa sportiva [8].
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NOTE:
[1] su Enrico Gallina
[2] Elena Fabbri nel 1873 fa parte della compagnia teatrale Moro-Lin per cui scrive Giacinto Gallina (Alessandro Gandini, Cronistoria dei dei teatri di Moderna dal 1539 al 1871 , parte terza, Modena, Tipografia sociale 1873, p. 101 ). Elena Fabbri ed Enrico Gallina nell’ottobre 1880 sono entrambi membri della compagnia drammatica Micheletti-Brunorini (“L’Arte drammatica”, IX(1880), n. 49, p. 3)
[3] Su Giacinto Gallina ; Si veda anche la riedizione GALLINA, Giacinto, Tutto il teatro, a cura di Piermario Vescovo, 3 voll., Marsilio, Venezia 2002
[4] “L’Indipendente” è in gran parte consultabile online sul sito della Biblioteca Braidense
[5] Friedrich Hebbel, Judith, traduzione di Marcello Loewy e Scipio Slataper, Ed. Studio Tesi, 1983, p. XIX dell’introduzione.
[6] Dizionario bio-bibliografico dei letterati e giornalisti contemporanei, a cura di Teodoro Rovito, Napoli, Melfi & Joele 1907, p. 114
[7] “Rivista teatrale italiana”, VIII (1909), vol. 13, p. 191
[8] Gherardo Bonini, Breve profilo storico del nuoto femminile italiano dall’Ottocento ad oggi, in Donna e sport, a c. di M. Canella, S. Giuntini, I. Granata, Milano, Franco Angeli, 2019, p.293.